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I tessuti ecosostenibili: un’alternativa per un futuro più verde

L’industria tessile è una delle più importanti al mondo, a causa dell’uso di materiali non biodegradabili, del consumo di acqua e di energia e delle emissioni di gas serra. Per questo motivo, sempre più aziende stanno cercando di adottare tessuti ecosostenibili per ridurre l’impatto ambientale delle proprie produzioni. In questo articolo, ti forniremo un approfondimento sui tipi di tessuto ecosostenibili.

 



Cosa sono i tessuti ecosostenibili?

L’ecosostenibilità di un prodotto varia in base alla quantità di risorse impiegate nel suo ciclo di vita: i tessuti ecosostenibili sono realizzati con un impatto minimo sull’ambiente. Questi materiali includono fibre naturali (es. cotone biologico, lana), e le fibre riciclate (es. poliestere riciclato). Inoltre, la produzione di questi tessuti fa uso di metodi di produzione a basso impatto ambientale, come l’utilizzo di energia rinnovabile e il riciclo dell’acqua.

 

Quali sono i tessuti sostenibili? Alcuni esempi

Tre sono i tipi di tessuti ecosostenibili:

  • Tessuti di fibre naturali
  • Tessuti innovativi
  • Tessuti riciclati

 

I tessuti di fibre naturali

Tra i tessuti di fibre naturali più diffusi e conosciuti troviamo:

tessuto in lino lavorato
  • La Pura lana: proviene da filiera certificata, rispetta gli animali, non sfrutta i pascoli in modo intensivo e tiene in considerazione la vita dei lavoratori.
  • Il Puro cotone è la fibra naturale più cosciuta e comune, morbido, resistente e traspirante. Il suo pregio, se inserito all’interno del ciclo dell’agricoltura biologica e coltivato senza utilizzare fertilizzanti, diserbanti e pesticidi, è quello di poter essere riciclato dando nuova vita a capi in fibra pura.
  • Il Cashmere è un tessuto naturale, non OGM, la cui estrazione è meccanica e non fa uso di sostanze tossiche ne durante la fase di estrazione ne durante la sua lavorazione.
  • La Canapa, un tessuto fresco, anallergico e simile al lino, in grado di crescere in maniera rapida, senza impoverire i terreni e senza l’impiego di troppe risorse.
  • Il Bambù, morbido, resistente e fresco, il più ecosostenibile in assoluto, cresce in modo rapido con pochissima acqua e non richiede l’uso di pesticidi grazie alle sue proprietà antibatteriche e antifungine.
  • Il Puro lino, invece, è un tessuto durevole e pregiato che richiede meno risorse rispetto al cotone e, se coltivato biologicamente, è molto ecosostenibile. La pianta di lino assorbe molta CO2 e fornisce una fibra resistente, durevole e leggera.

Tutte queste fibre sono totalmente biodegradabili, a patto che siano trattate con sostanze e tinture compatibili con l’ambiente. Per questo motivo, una volta finito il ciclo vitale dei capi in tessuto eco-friendly, possono essere smaltiti senza difficoltà e senza inquinare ulteriormente il pianeta.

 

I tessuti innovativi

Innovazione e sostenibilità sono due concetti che spesso si incontrano, anche nel mondo dei tessuti. Al giorno d’oggi, esistono alcuni materiali innovativi e sostenibili meritevoli di attenzione come il Lyocell, noto anche come Tencel, che è un tessuto brevettato e certificato, ricavato dagli alberi di eucalipto e prodotto in modo molto ecosostenibile. Sono anche stati messi in produzione materiali innovativi come l’Apple Skin, un materiale nato dagli scarti delle mele, il Corn Leather, un materiale innovativo, bio-based, proveniente dal mais, o il Cactus Leather, derivato dalle foglie di cactus, che il brand di Miomojo usa per creare le proprie borse cruelty free e pet friendly.

Anche House of Marley produce accessori audio di alta qualità facendo uso di materiali sostenibili e naturali. In particolare, per la creazione delle loro cuffie, come le Cuffie over-ear wireless Positive Vibration XL o gli Auricolari wireless Liberate Air, fanno uso di legno certificato FSC®, tessuto REWIND™ e alluminio riciclabile. Il loro tessuto REWIND™ è costituito per il 30% da cotone organico rigenerato, 30% da canapa riciclata e 40% di PET riciclato (bottiglie di plastica), mentre le loro casse, come gli Speaker Bluetooth in legno Get Together Duo o lo Speaker Get Togheter, sono realizzate in bambù, silicone organico REGRIND e tessuto REWIND.

 

I tessuti riciclati

cellulare con simbolo del riciclo in primo piano e borsa in tessuto a rete sullo sfondo

Molto spesso si pensa che le fibre sintetiche come il nylon, il poliestere e l’acrilico siano meno sostenibili rispetto alle fibre naturali. In realtà, se questi materiali entrano nell’economia circolare, possono essere molto più ecologici delle fibre naturali.

A lungo termine, infatti, i filamenti di origine naturale hanno un limite nella durata e nel numero di volte che si possono rinnovare nel corso della loro vita, mentre i tessuti misti richiedono più operazioni e risorse per essere riciclati.

D’altra parte, le fibre sintetiche possono essere riciclate un numero infinito di volte e spesso richiedono meno risorse energetiche nel processo di riciclo. È quindi molto importante riciclare le fibre sintetiche già in circolazione invece di produrne di nuove, dato che non sono biodegradabili e sono enormemente inquinanti, soprattutto per evitare di aumentare il quantitativo di microplastiche che vengono poi riversate negli oceani.

 

I vantaggi dei tessuti ecosostenibili: materiali resistenti, traspiranti e a basso impatto ambientale

Utilizzare questo tipo di tessuti piuttosto che altri porta diversi vantaggi, sia in termini ambientali che per coloro che li indossano.

piante e fiori all’interno di una tasca di jeans

Innanzitutto, la produzione tessile può essere molto inquinante: un semplice capo come una t-shirt, se non realizzata in modo sostenibile, richiede in media 2.700 litri di acqua.

Inoltre, vanno tenute in considerazione anche le emissioni di anidride carbonica, l’uso di coloranti ecc. L’impatto ambientale è dunque enorme e, in uno scenario in cui il cambiamento climatico e la scarsità di risorse idriche sono incombenti, scegliere tessuti ecosostenibili è diventato sempre più importante in quanto la loro realizzazione fa uso di meno acqua e produce meno rifiuti rispetto ai tessuti convenzionali.

In secondo luogo, questi materiali sono spesso più duraturi e resistenti, il che significa che durano più a lungo e richiedono meno sostituzioni.

Infine, i tessuti ecosostenibili non contengono sostanze chimiche dannose, il che li rende più traspiranti e giovano alla nostra pelle e alla salute.

 

Come sapere se un tessuto è ecosostenibile? Le certificazioni

Per garantire che un tessuto sia effettivamente sostenibile, esistono delle certificazioni che prevedono il rispetto di diversi standard per la salvaguardia dell’ambiente, che forniscono informazioni veritiere e trasparenti sui prodotti e che aiutano i consumatori a scegliere i materiali in grado di rispettare il pianeta e i diritti dei lavoratori. Vediamone alcune:

  • La certificazione GOTS (Global Organic Texile Standard) è uno dei principali organi di certificazione a livello mondiale per la produzione di fibre organiche. Garantisce che il cotone proviene da coltivazioni biologiche, che non vengano utilizzati prodotti chimici nocivi e che tutte le fasi del processo produttivo rispettano determinati standard di sostenibilità.
  • Il Global Recycle Standard è un’altra certificazione che assicura che ciò che viene comprato contiene materiali da riciclo, ne traccia il processo di produzione, si accerta che vengano applicate le restrizioni sui prodotti chimici e che vengano rispettate le regole ambientali e sociali lungo tutta la filiera produttiva.
  • OEKO-TEX è uno standard di sicurezza il cui scopo principale è quello di garantire che i prodotti siano privi di sostanze nocive e che venga seguito il regolamento UE che limita la tossicità delle sostanze chimiche e dei metalli pesanti in tutti i prodotti di consumo.
  • L’Organic Content Standard (OCS) verifica la presenza e la quantità di materiale organico in un prodotto finale.
  • Il marchio FAIRTRADE, invece, è un sistema di certificazione a livello internazionale che garantisce il rispetto dei diritti dei produttori e dei lavoratori in paesi come Asia, Africa e America Latina. Il suo scopo è quello di tutelare e stabilire un prezzo equo e stabile per i produttori del Sud ed Est del mondo e prevede un margine aggiuntivo da investire in progetti sociali e sanitari per le comunità e il rispetto delle culture locali.
  • Infine, l’ecolabel EU promuove il riutilizzo delle acque reflue, l’utilizzo di coloranti più rispettosi dell’ambiente e la riduzione dei rifiuti tramite anche il riciclo.

In conclusione, con questi tessuti innovativi è possibile coniugare stile, qualità e rispetto per l’ambiente. L’innovazione è in continua evoluzione! Adesso hai tutte le informazioni necessarie per creare un nuovo guardaroba o arredare la tua nuova casa in modo green ed eco-friendly.

Ricorda che è importante sostenere tutti quei marchi che sono impegnati nella creazione di tessuti e materiali innovativi: infatti, più la domanda di prodotti ecologici aumenta, più la produzione sarà maggiore e il prezzo d’acquisto scenderà.

Scegli tessuti ecosostenibili: fai la scelta giusta per l’ambiente, la salute e il futuro del nostro pianeta!

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