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    Plastic Free July: la campagna eco-friendly che promuove la sostenibilità

    Plastic Free July è una sfida globale, attiva per tutto il mese di luglio, che ogni anno spinge milioni di persone a fare a meno della plastica. Una vera e propria challenge eco-sostenibile, nella quale ci si impegna a ridurre il proprio impatto sul pianeta, facendo a meno di tutti quei piccoli elementi del quotidiano catalogati come plastica monouso.

    L’intento è quello di coinvolgere i consumatori ad adottare uno stile di vita più consapevole attraverso l’adozione di buone pratiche di consumo, che inducano a preferire, ove possibile, elementi riutilizzabili a quelli usa e getta.

    L’iniziativa, nata in Australia nel 2011, sei anni dopo ha condotto i fondatori a dare vita alla Plastic Free Foundation, un ente indipendente e senza fini di lucro che opera a livello globale per trasmettere l’importanza di un mondo completamente plastic free. La sfida, nel 2020, ha coinvolto oltre 326 milioni di persone in più di 177 paesi, spingendo ben 8,5 partecipanti su 10 ad apportare modifiche radicali nelle loro abitudini di consumo, anche in seguito alla conclusione del progetto.



    No Plastic July

    La Plastic Free July Challenge parte da un’importante idea di base: un piccolo cambiamento nelle proprie abitudini, anche per un solo mese, può fare la differenza per l’intera comunità. Ogni giorno, a casa, a scuola, sul lavoro, nel tempo libero, milioni di persone utilizzano plastica usa e getta, che una volta dismessa finisce nel ciclo dei rifiuti inquinando il suolo, i mari e le coste. La plastica, infatti, non è biodegradabile e solo una parte di quella prodotta – circa il 20%, secondo dati del WWF – viene riciclata correttamente. Il resto viene disperso nell’ambiente: una vera e propria minaccia per il benessere dell’uomo e delle creature marine.

    La plastica che finisce negli oceani, in particolare, per effetto del sole si scompone in particelle più piccole, dette microplastiche, che vengono ingerite da pesci e crostacei assieme al plancton, entrando a far parte della catena alimentare dell’uomo. A tutto ciò, si aggiunge il fatto che l’accumulo di particelle di micro o nano plastica nell’apparato digerente di tartarughe, uccelli, pesci e mammiferi marini è quasi sempre letale e mette a rischio, ogni anno, oltre 134 specie di esseri viventi.

    No Plastic July aiuta dunque a quantificare la quantità di plastica che viene utilizzata ogni giorno, quasi inconsciamente, e a comprendere che, anche se si tratta di un materiale profondamente radicato nella quotidianità, ridurne il consumo è possibile.

    Si possono trovare valide alternative all’utilizzo di bottigliette monouso o box per l’asporto di cibo, ma anche di cannucce, imballaggi, spazzolini e bicchieri in plastica; il tutto senza alcun compromesso sulla qualità.


    Vivere un mese, un giorno o una settimana senza plastica

    Naturalmente, non esiste un solo modo per aderire alla Plastic Free July Challenge. Molti partecipanti, ad esempio, spesso scelgono di impegnarsi per vivere anche solo una settimana senza plastica, ma i più, dopo aver partecipato alla sfida mensile, tendono ad aderire al Plastic Free Year, impegnandosi a evitare l’utilizzo di materiali usa e getta per un anno intero. Tuttavia, in un’ottica che mira alla sensibilizzazione, anche un solo giorno senza plastica può fare la differenza, soprattutto se si pensa all’impatto che l’iniziativa può avere attraverso le singole condivisioni online.

    Anche se si tratta di una sfida che coinvolge i singoli, Plastic Free July Challenge è infatti un evento che, annualmente, riunisce una community sempre più ampia. Lo scopo è quello di seguire una serie di consigli green per un mondo senza plastica, ma anche di concepire nuove idee per imparare a fare a meno di ciò che è superfluo.

    Il tutto, naturalmente, coinvolgendo e invitando alla sfida quante più persone possibili: la forza dell’iniziativa, infatti, è l’unione fra i partecipanti, che ha permesso all’iniziativa di diventare, in pochissimi anni, un vero e proprio punto di riferimento per chiunque voglia aderire a uno stile di vita zero waste.



    Plastic Free Tips: i suggerimenti per vivere senza plastica

    Per dare a tutti la possibilità di mettersi in gioco, la Plastic Free Foundation ha condiviso una serie di suggerimenti che possono aiutare a ridurre il proprio impatto sul pianeta.

    Il primo passo è quello che riguarda i cosiddetti Big four – tazzine da caffè, cannucce, bottiglie d’acqua e sacchetti di plastica – i quattro grandi nemici dell’ambiente che, con un pizzico di impegno, possono essere facilmente dismessi. Naturalmente, non si tratta di rinunciare alle proprie abitudini, ma piuttosto di adottare alternative funzionali e ampiamente più eco-friendly.

    Nei bar e nei locali, ad esempio, una buona idea plastic free è quella di evitare l’utilizzo di tazze e tazzine usa e getta, sia per l’asporto sia per il consumo. La stessa cosa vale per le cannucce di plastica monouso: meglio chiedere un drink senza cannuccia o, in tutti quei casi in cui non sia possibile farne a meno, ad esempio per questioni di accessibilità, portare con sé un’alternativa sostenibile. In previsione di fare la spesa al supermercato, invece, è bene ricordarsi di inserire in borsa una shopper riutilizzabile, magari in tessuto naturale come le fibre di cotone, evitando di adoperare le buste di plastica fornite dal punto vendita.

    Per quanto riguarda il consumo di acqua e bevande fuori e dentro casa, molte persone, ancora oggi, adoperano bottiglie di plastica che vengono gettate via dopo l’utilizzo. Un’alternativa amica dell’ambiente è quella di acquistare una bottiglia riutilizzabile, da portare sempre con sé e da riempire all’occorrenza per evitare la produzione di rifiuti. Oggi, ad esempio, è possibile avvalersi di borracce ecologiche e thermos di alta qualità, realizzati con materiali sostenibili e completamente riciclabili: prodotti sicuri per la salute e per l’ambiente, che possono ridurre, efficacemente, l’impatto che le classiche bottigliette hanno sull’ecosistema.

    Un ulteriore suggerimento per fare la spesa, senza rinunciare alle pratiche green previste dalla Plastic Free July Challenge, è quello di preferire alimenti privi di imballaggi. Al reparto ortofrutta, ad esempio, è bene evitare di acquistare prodotti preconfezionati e, ove non possibile, preferire quegli articoli dai packaging riciclabili o riutilizzabili. Lo stesso discorso vale per il pane e i panini, per i quali è meglio preferire l’acquisto di prodotti sfusi, direttamente al bancone. L’alternativa zero waste è quella di portare sempre con sé una shopper in cotone da adoperare all’occorrenza o, qualora non fosse possibile, servirsi di un sacchetto di carta.

    Anche l’igiene personale può avere un impatto significativo sulla salute del pianeta. Per aderire alla Plastic Free July Challenge, in questo caso, la soluzione migliore è quella di preferire i saponi solidi ai prodotti liquidi confezionati in voluminose confezioni in plastica.

    I cosmetici solidi, inoltre, oggi non comprendono soltanto i prodotti per l’igiene, ma tutto ciò che serve per una beauty routine completamente green, come shampoo solido, scrub compatti con perle esfolianti di origine naturale, saponette artigianali con ingredienti bio e creme solide a base di burro di cacao.

    Naturalmente, anche feste ed eventi possono diventare sostenibili. Nella Plastic Free July Challenge, la sfida è quella di utilizzare alternative eco-friendly ai palloncini e ai classici festoni in plastica, che possono avere conseguenze anche devastanti sull’ecosistema. Il consiglio della Plastic Free Foundation, in questo caso, è quello di evitare di festeggiare con palloncini e decorazioni non riutilizzabili, preferendo pon pon in tessuto, fiori freschi e festoni prodotti artigianalmente in stoffa o carta destinata al riciclo.

    Per costruire un futuro più sostenibile per il pianeta, aderire a un no plastic movement può essere la prima di una lunga serie di iniziative eco-friendly. La Plastic Free July Challenge spinge i partecipanti a unirsi o a creare una propria tribù, con la quale condividere idee e obiettivi da portare avanti per tutta la durata dell’iniziativa.

    Si possono organizzare piccoli eventi per sensibilizzare gli altri, proiezioni di film a tema plastic free o iniziative per la pulizia di parchi e litorali, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile. Nella ricerca della sostenibilità, infatti, l’unione, fa la forza e qualche volta, scoprire che sono in tanti a pensarla allo stesso modo, può aiutare a sentirsi più motivati.

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